Brescia e la natura, che coppia! Ma non solo: in questo luogo scoprirai l’origine di tutti i tempi

Brescia regala paesaggi incantevoli ma, più di tutti, un luogo fuori dal comune: che straordinaria scoperta!

Una città che racconta la storia contemporanea. Brescia è stata teatro di una strage sanguinaria, avvenuta nel 1974 in Piazza della Loggia – un ordigno esploso in un bidone della spazzatura durante una manifestazione antifascista. Un luogo di memoria per coloro che hanno vissuto quel periodo e le nuove generazioni.

Brescia e disegni temporali
Brescia e la natura, che coppia! Ma non solo: in questo luogo scoprirai l’origine di tutti i tempi – festivalabibook.it

La cultura troneggia come anche la bellezza. Lo sguardo rapito da alcuni scorci paesaggistici che lasciano senza parole. Dunque non solo frammenti storici che compongono il nostro recente passato, ma si aggiungono meraviglie naturalistiche, oasi immerse nel verde da esplorare.

In particolare colpisce un luogo, noto per la sua unicità dagli escursionisti. Si potranno ammirare incredibili reperti e, soprattutto, scoprire l’origine del mondo. Fa parte di quelle località da visitare assolutamente in cui si potranno sperimentare diverse sensazioni tra le quali sentirsi parte dell’evoluzione.

La magia di Brescia: un’oasi verde…molto antica

Un bellissimo viaggio e una città da esplorare in lungo e in largo. Oltre ai monumenti, ci si addentri ancora di più nel cuore di Brescia. Si scoprirà qualcosa di speciale lungo il cammino: la natura funge da cornice, in primo piano l’antichità. L’atmosfera è diversa, sembra persino un’altra dimensione.

Parco Naquane
La magia di Brescia: un’oasi verde…molto antica (Credits: sito museilombardia.cultura.gov.it) – festivalabibook.it

Trattasi del Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri, Capo di Ponte, località Naquane. Primo parco archeologico italiano (istituito nel 1955) oltre che primo sito nostrano riconosciuto dall’UNESCO come patrimonio mondiale dell’umanità. Una distesa verde respirando aria fresca.

Costituito da cinque percorsi che si snodano su tutta l’area, collegata da fitti sentieri percorribili per circa 3 chilometri – il visitatore può scegliere la durata, che si tratti di un’esplorazione breve o più approfondita. Ma la peculiarità riguarda le incisioni rupestri: sono ivi presenti 104 rocce che riportano raffigurazioni artistiche.

Risalgono al periodo del Neolitico, il passaggio verso l’Età del Rame e del Bronzo infine l’Età del Ferro. Veramente una scoperta eccezionale da parte dei numerosi turisti che si trovano catapultati, attraverso l’immaginazione, all’origine in cui la vita fu (ancora) allo stato embrionale dell’evoluzione.

Si menzioni, per esempio, la Grande Roccia: oltre 2000 le rappresentazioni incise. Scene di vita quotidiana ma, probabilmente, legate a un preciso simbolismo che si correla alla cultura della Valle Camonica. Ancora la roccia 35 raffigurante un sacerdote intento a correre. La figura maschile indossa un copricapo piumato.

Da tali premesse si evince la natura di questo luogo in grado di ricreare il fascino delle epoche trapassate. Tanti piccoli tasselli in grado di comporre quella realtà lontana, da noi, anni luce. Per questo motivo diviene indispensabile visitarlo poiché necessario mantenere vive certe testimonianze dalle quali tutto è nato.

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